POMPEI... by night!


Un'iniziativa da accogliere con entusiasmo quella di poter visitare una parte degli scavi di Pompei di notte, al chiaro di luna con una temperatura senza dubbio più gradevole.
L'itinerario di circa un'ora si snoda da Porta Marina attraverso le Terme e le domus, le basiliche e i negozi, il tutto accompagnato dai suoni e dai dialoghi che potevano sentirsi a quell'epoca per le strade di Pompei.





Dall'antica Porta Marina, così chiamata perchè rivolta verso il mare, si oltrepassano le Terme suburbane per arrivare subito alla "zona commerciale" di Pompei con la bottega del panettiere e il negozio di Furius, da cui possiamo sentire le grida e le attività dei venditori e degli artigiani di questa zona della città.
L'adiacente domus di Trittolemo ci consente di comprendere come era strutturata una tipica casa pompeiana.
Nella sua struttura più antica gli ambienti erano disposti intorno ad un vano centrale (atrium) sede del focolare. Intorno si aprivano le sale sede di culto degli antenati ed il tablinum, l'ambiente più sacro dove si riuniva la famiglia. Alle spalle, l'orto-giardino (heredium).
Nel periodo ellenistico si assiste alla comparsa del peristilio, con un giardino racchiuso da portici e colonnati. La domus si arricchisce di doppi atrii, sale da pranzo (triclinia) e di ricevimento, assumendo un aspetto principesco.
Nel periodo imperiale si afferma sempre di più la ricerca di aspetti decorativi, pittorici e scultorei, insieme alla presenza di suppellettili come arredo di lusso.



Si arriva quindi al Tempio di Apollo con un portico di 48 colonne e su una di queste la copia della statua di bronzo di Apollo saettante.



Più avanti il Capitolium della città consacrato a Giove con l'omonimo Tempio.
Quest'ultimo è preceduto da una doppia gradinata al di sopra di una piattaforma su cui poggiava l'altare per il culto. Qui si ascolteranno i dialoghi tra un giovane ed un adulto che spiega il culto e la festa dedicata al dio.




Si entra quindi nel Macellum, il mercato coperto dove era possibile acquistare qualsiasi genere alimentare, dal pesce alle ostriche, dalle cipolle ai frutti provenienti dalle colline dei dintorni di Pompei (i dialoghi che possono essere ascoltati ne testimoniano la confusione e la tipologia di spesa che poteva essere fatta a quell'epoca).
L'edificio ha un ingresso dal Foro preceduto da un'edicola con colonne corinzie e un portico dove si aprivano le tabernae degli argentari (cambiavalute).


Sulle pareti con riquadri su fondo nero alcuni soggetti mitologici (Io custodita da Argo e Ulisse e Penelope)





Nella parete di fondo del cortile si aprono tre ambienti con un'edicola centrale che doveva custodire statue marmoree riconducibili alla famiglia di Augusto.


Si arriva poi all'Edificio di Eumachia, sacerdotessa della corporazione dei fullones (lavandai, tintori e fabbricanti di panni). Il cortile preceduto da un portale con stipiti marmorei riccamente decorati è cinto da un portico con doppie colonne. Sulla parete di fondo tre absidi con quello centrale che conteneva la statua dell'imperatore Augusto.



Il giro notturno si conclude con la Basilica, l'antico Palazzo di Giustizia, una grande area rettangolare divisa in tre navate da 28 colonne . Era destinata alla trattazione delle vertenze e dei giudizi civili e commerciali. La grande parete colonnata, sormontata da un'ulteriore struttura a colonne, rappresenta il più alto edificio rimasto in piedi nell'antica Pompei.









Nessun commento:

Posta un commento