ROMA: la Tenuta di Castel Porziano


Recentemente aperta al pubblico dalla Presidenza della Repubblica, la Tenuta di Castel Porziano rappresenta un vero e proprio polmone verde della costa laziale con la sua estensione di circa 58 km quadrati.






Si tratta di una delle oasi verdi più importanti del Mediterraneo, dove vivono numerosissime specie animali tra cui cinghiali, mucche maremmane, cavalli già destinati ai Corazzieri e ormai "in pensione", donnole, puzzole, oltre alle specie di uccelli che qui nidificano e trovano sosta durante le migrazioni.






La Tenuta di Castel Porziano venne acquistata dai Savoia nel 1872 dalla famiglia Grazioli principalmente come tenuta di caccia e rimase tale fino al 1977, quando si proibì definitivamente di cacciare gli animali e gli uccelli che qui risiedevano, contribuendo in questo modo alla salvaguardia di numerose specie.

Si hanno notizie di questa area già in epoca romana, grazie agli scavi archeologici che hanno riportato alla luce i resti di antiche tombe e ville. Tra queste, i resti ritrovati a Castel di Decima risalenti all'VIII sec a. C. con oggetti di uso quotidiano come un tripode e uno spiedo insieme ad altri utensili che completavano il corredo funerario.
Molti ritrovamenti risalgono alla fine degli anni 70 quando furono iniziati i lavori di ampliamento della via Pontina.
Altri resti facevano parte della Villa Magna o Villa di Plinio e della Villa Imperiale a Tor Paterno.

Nel Museo della Tenuta altri oggetti risalenti al Medioevo come un'edicola sepolcrale con cavaliere del IV sec. d.C. adibita a fontana.






La parte abitativa più importante della Tenuta è denominata Il Castello (dall'antico "castrum" medievale) appartenuto alla famiglia Grazioli; gli interni risalgono al periodo in cui vi risiedevano i Savoia.
Il cortile interno presenta decorazioni murarie con elementi paleocristiani, come ad esempio il "buon Pastore".






Gli interni custodiscono gli arredi dedicati alla caccia, l'antico mobilio con il salottino cinese della Regina Margherita e la Foresteria Verde dell'Imperatrice moglie di Guglielmo II.









All'interno del nucleo abitativo si trova anche una chiesa parrocchiale con elementi scultorei provenienti dagli scavi di Tor Paterno, come il capitello sull'altare.


Verso il giardino della Regina, la Coffee House destinata al ricevimento informale degli ospiti.



Antistante al Castello, il Vicus Augustanus scavato tra la fine dell'800 e i primi del '900 è una città romana in miniatura tra la via costiera Severiana e la spiaggia. Dagli scavi proviene un bellissimo pavimento a mosaico con scene marine e di caccia.






Molto interessante anche il giardino, in parte destinato all'uso decorativo, in parte alla coltivazione di agrumeti.





Si conclude la visita alla Tenuta con il Padiglione delle Carrozze, una collezione delle più importanti e storiche carrozze da caccia e non solo, utilizzate dai regnanti dell'epoca.












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