Cosa vedere a... BALI, l'isola degli dei!


Un'isola che solo evocandone il nome richiama paesaggi da sogno: questa è Bali e ce la racconta Cristiana Fichi

"Il mio ultimo viaggio è stato in Indonesia. Di seguito una piccola guida per chi non conosce questo paese con notizie e curiosità.

L'Indonesia è un paese costituito da varie isole, tra cui la piccola Bali, la più turistica, l'unica con religione a prevalenza induista, che regola lo scorrere del tempo e delle stagioni e svolge un ruolo importante nella vita di tutti i giorni, l'isola dei vulcani, dei laghi e dei fiumi, l'isola delle risaie, l'isola delle foreste tropicali, l'isola delle spiagge con fantastiche barriere coralline.

Questa è l'isola che ho deciso di scoprire.




E' sempre stata divisa da vari regni locali e solo nel tardo 1800 divenne colonia olandese. Tuttavia non ha mai risentito prepotentemente della dominazione straniera e dopo la seconda guerra mondiale con Sukarno ottenne l'indipendenza, divenendo con le altre isole principali, Giava e Sumatra, una repubblica.



La religione ha un ruolo cardine per questa piccola isola. L'induismo balinese presenta elementi del culto di Shiva ma anche aspetti buddhisti con la credenza della reincarnazione e animisti: gli spiriti, descritti come dei e demoni, sono onorati dovunque ed anche qui sono presenti le caste come in India. Gli induisti credono che gli dei facciano visita agli uomini in occasioni di specifici riti ed è per questo che l'isola viene chiamata “l'isola degli dei”.

Nei vari templi induisti (pura), presenti e disseminati dovunque, si trovano in ogni momento cerimonie religiose scandite dal suono di campanelli, di musica e danze, seguite da una moltitudine di persone, vestite con i tipici sarong e cariche di offerte floreali (principalmente il frangipane), di incensi e di cibo. I balinesi infatti ritengono che l'uomo possa influire nell'equilibrio tra spiriti buoni e cattivi attraverso la pratica delle offerte rituali.







Tra i vari elementi caratteristici del tempio ci sono i santuari meru a 3, 5, 7, 9 o 11 ordini a seconda dell'importanza della divinità e di solito simboleggia la montagna sacra e la candi bentar o porta fessura, usata come ingresso alla corte interna e rappresenta la montagna cosmica divisa in 2 dalle forze negative e positive dell'universo.



Tra i vari quelli più spettacolari e degni di essere visitati sono il complesso di Besakih, Pura Goa Lawah, Pura Kehen, Pura Meduwe Karang e Pura Tanah Lot.



Ma questa è anche l'isola dei vulcani. Gunung Agung è un vulcano di oltre 3000 m, ritenuto sacro dai balinesi, perchè casa degli spiriti degli antenati. Gunung Batur è invece il vulcano più attivo alle pendici del quale si trova il lago Batur.



Su tutta l'isola si trovano poi enormi campi di risaie, alimentati dai numerosi fiumi che scorrono nell'isola e dal fertile terreno di origine vulcanica. La coltivazione a terrazzamenti, dovuta alla ripidità dei terreni, ostacola l'intervento di macchine agricole ed è sempre effettuata come secoli fa, ovvero con il duro lavoro dell'uomo aiutato dagli animali. I paesaggi che si presentano sono semplicemente fantastici e mozzafiato. Il riso infatti è l'alimento principe ma serve solo al fabbisogno dell'isola e pertanto non viene esportato. Oltre al classico riso bianco si trova anche quello rosso e quello nero, con cui viene fatto un budino dolce.





Il piatto tipico dell'isola è il nasi goreng, ovvero riso saltato con varie spezie, ma si trova anche il maialino, il pesce, la verdura e la frutta tropicale.

Dal cibo al divertimento. Che c'è di meglio di una mattinata di rafting nella giungla? I vari corsi d'acqua infatti per la ripidità dei terreni si trovano incanalati in gole con salti più o meno importanti. Il divertimento è assicurato!

E per finire le spiagge. Sinceramente il mare non è degno di nota e non vale la pena di venire fin qua solo per quello, anche se presente una lunga barriera corallina, ma una pausa nelle lunghe spiagge ed un bagno nelle calde acque del mare non è da disdegnare. Purtroppo essendo in pieno oceano Indiano ci sono varie correnti e moti ondosi che lo rendono il paradiso dei surfisti.








Per gli amanti del diving non mancheranno posti fantastici per immersioni.

Infine non si può lasciare un paese senza comprare dei souvenir tipici e qui ce ne sono di caratteristici! Si passa dal caffè cacato (caffè digerito dalle manguste), agli oli dalle essenze profumate al frangipane per massaggi, ai batik, ai mobili, ai quadri, alle maschere soprattutto del Barong, la divinità buona, all'argento...






Insomma c'è l'imbarazzo della scelta. Un salto a Ubud è d'obbligo per la scelta dei souvenir: qui si trovano infatti non solo bancarelle ma anche negozi di marca sia internazionale che tipica indonesiana.

E a fine giornata, stanchi e accaldati non si può assolutamente non provare un massaggio balinese. Semplicemente rigenerante!

Sono sicura che vi ho fatto venire voglia di partire e allora...buon viaggio!!!"


Testo e foto di Cristiana Fichi



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