NEPAL e TIBET: "over the clouds"


Questo viaggio ci portera' in due Paesi che per molti rappresentano dei luoghi mitici, da visitare almeno una volta nella vita, ricchi di storia, cultura, natura e bellezze architettoniche.



Arriviamo a Kathmandu e ci troviamo subito immersi, come ci e' capitato in India, in un traffico caotico, la guida e' a destra, l'uso del clacson e' spropositato ed e' un incrociarsi continuo di mini taxi, automobili, motorini, bus: l'unica differenza con l'India e' che per le strade non camminano le mucche!
Giunti in hotel, accendendo per caso la televisione, capitiamo sulla Tv Himalaya ed allora ci rendiamo conto che ci troviamo proprio lì: vicino alla catena dell'Himalaya!



Cominciamo a visitare la citta': le strade sempre piene di persone che camminano con ritmo frenetico, sono permeate dal profumo dell'incenso che proviene dalle case, dai negozi, ma anche dai templi che si trovano numerosi nel centro storico.















Kathmandu, a 1350m. di altitudine,  e' la capitale del Nepal ed e' patrimonio dell'Umanita' dell'Unesco dal 1979.



Visitiamo il Swayambhunat, il " tempio delle scimmie" , che domina l'intera valle di Kathmandu  e da cui si gode di uno splendido panorama sulla citta'. Qui vediamo le caratteristiche "ruote" che vengono girate dai fedeli pellegrini in senso orario, così come gli strumenti di preghiera che vengono roteati con un movimento della mano.














Scendiamo verso il centro storico e visitiamo la Piazza Centrale, Durban Square, su cui si affacciano le tipiche case in legno. Una di queste ospita la Kumari, una bambina di circa dieci anni scelta dagli induisti come dea vivente. Quando il cortile si riempie di turisti la bimba si affaccia per farsi vedere ma le e' proibito sorridere ed e' vietato fotografarla.
Visitiamo il Palazzo Reale e il tempio buddista nepalese con il tipico cortile interno (Sanabaha).
















Quindi proseguiamo con la visita di Patan, la seconda citta' della valle di Kathmandu, detta anche Laliput ("citta' della bellezza").













Tornati a Kathmandu, per la gioia dei turisti, si puo' fare una passeggiata nel quartiere Thamel pieno di negozi dove poter fare acquisti, tra cui i famosi Mandala, tessuti coloratissimi dipinti a mano da maestri e allievi che rappresentano la strada per raggiungere il Nirvana. e le "Singing bowls" che vibrando riproducono il suono meditativo buddista dell' Om.
Poco lontano da Kathmandu, possiamo vedere la piu' alta statua del mondo di Shiva (30 metri).



Sempre in Nepal, al confine con il Tibet, attraversiamo in bus una gola ricchissima di vegetazione con campi di riso a terrazze.
La strada e' conosciuta come "the most dangerous road in the world".








Con un volo da Kathmandu, sorvolando la catena dell'Himalaya, atterriamo a Lhasa (aeroporto di Gongkar) e cominciamo il nostro lungo tour in Tibet che ci portera' a vedere numerosi templi buddisti e bellezze naturali.




Partiamo da Tsedang, a 3500 m. di altezza con la visita del Castello di Yumbu Lakang , uno dei più antichi del  Tibet, seriamente danneggiato durante la rivoluzione culturale e il Monastero di Samye , il più antico monastero del  Tibet del 765 d.C. , caratteristico per la presenza di quattro stupe  disposte ai 4 punti cardinali, di diversi colori.


























Il giorno successivo ci spostiamo a Lhasa, la capitale del Tibet, per visitare uno dei luoghi piu' famosi del Tibet e dell' intera Cina, il Potala Palace, uno dei momenti piu' magici dell' intero tour.




Il Palazzo e' stato per secoli la residenza del Dalai Lama e la sua visione dalla piazza antistante rende l'idea della sua grandezza. Mai vista, nei numerosi viaggi in giro per il mondo, una costruzione così imponente! I colori rosso, bianco, ocra danno un fascino unico al Palazzo che contiene circa 1000 stanze disposte su 13 piani. All' interno si trovano statue di Budda e del Dalai Lama con un enorme quantita' di oro e pietre preziose.











Nel pomeriggio visitiamo il tempio di Jokhang, il piu' sacro e frequentato del Tibet, dove numerosi fedeli buddisti si inginocchiano e pregano il loro dio.




















Tutto intorno il Barkhor con il "kora", un circuito ad anello che viene percorso in senso orario dai fedeli, ricco comunque di negozi e bancarelle cariche di souvenir.




Il giorno successivo visitiamo il Norbulingka , il Palazzo d' Estate del Dalai Lama del 1755, caratteristico per gli ampi e curatissimi giardini che circondano gli edifici (un tempo ad uso amministrativo) ed i templi.








Pochi chilometri fuori la citta' di Lhasa si trova il Monastero di Sera, dove e' possibile ammirare gli unici Mandala disegnati dal Dalai Lama e realizzati dai monaci con la sabbia dai mille colori.
Il monastero e' principalmente un collegio per giovani monaci e si puo' assistere ad una "discussione" tra monaci durante la quale con un battito di mani si rivolge la domanda e con una battuta di piede si da' la risposta.















L'ultima sera a Lhasa sulla Potala Place assistiamo ad un evento straordinario: uno spettacolo di giochi d'acqua, colori e suoni dal tipico stile cinese, mentre il Potala Palace si illumina e nella notte i suoi colori diventano sempre piu' vividi. Uno spettacolo di grande fascino e commozione che restera' indimenticabile.










Il giorno successivo iniziamo il vero e proprio tour percorrendo una strada tortuosa che ci porta a quota 4500 m, dove potremo vedere alcuni esemplari di mastino tibetano e cuccioli di yak, tenuti in braccio da bambine in costume locale (un po' ad uso dei turisti!)








Ammiriamo il lago Yamdrok (4441 m di altitudine - lungo 72km) dal passo di Kampala (4700m).







Ad oltre 5000m possiamo vedere il ghiacciaio di Karo-La' ed attraverso il passo di Digas (4400m) arriviamo nella citta' di Gyantse (3950m).










In questa citta', nel Monastero di Pal-Cho si trova la piu' grande stupa del Tibet. Il monastero e' dominato dal Castello di Gyantse Drong, attualmente vuoto e non visitabile.








Si prosegue per Shigatze dove visitiamo il Monastero di Tashilunpo, famoso perche' ospita la statua di Budda piu' grande del Tibet e forse del mondo. Anche questo monastero e' sede di una scuola di monaci buddisti ed in questo caso possiamo apprezzare la disponibilita' di alcuni di loro per fare qualche foto e magari anche scherzare con i turisti!














Il giorno successivo si parte alla volta del Monastero di Sakya, un tempo uno dei piu' importanti del Tibet. Attualmente rimane solo la parte sud, essendo stata distrutta la parte nord durante il periodo della rivoluzione. Le mura del monastero e delle abitazioni del villaggio hanno tre colori (rosso, bianco e blu) ad indicare protezione da parte di Budda per i fedeli. Al monastero di Sakya, nella sala di riunione dei monaci, e' possibile dedicare una preghiera ad una persona cara: un monaco, con una piccola offerta, produce mediante una conchiglia sacra, un suono di una nota che si alza verso il Cielo!
Qui a Sakya le donne locali portano vestiti (chupa) che, se colorati, indicano che sono donne sposate.







Scaliamo un altro passo, quello di Gyantse - La a 5120m.



Con un lungo spostamento arriviamo nel villaggio di Tingri. Da qui, con una sveglia prima dell' alba, siamo pronti per vivere l'esperienza forse piu' emozionante di tutto il viaggio. Attraverso una strada sterrata di circa 90km (4h di tempo) detta "bombing road" per i continui sobbalzi del bus, arriviamo al Campo Base dell' Everest a 5520m. Poter osservare la piu' alta montagna del mondo di 8848 m e' un'esperienza unica che ci donera' un ricordo indelebile.







Possiamo ritenerci fortunati perche' la vetta dell' Everest al nostro arrivo si irradia della luce del sole e le poche nuvole che la circondano rendono l'immagine ancora piu' affascinante. Vedere l'Everest illuminato dal sole, in questa stagione dei monsoni, e' un evento piuttosto raro e lo interpretiamo come un sorriso che ci arriva dal punto piu' alto del mondo!








2 commenti:

  1. Ciao, sto programando un viaggio con itinerario simile. Vorrei sapere per favore se avete fatto il viaggio con un tour operator e se si , il quale. Grazie

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    1. Ciao, il viaggio è stato fatto con tour operator con guida parlante italiano sia in Nepal che in Tibet. Purtroppo abbiamo avuto un problema con il pullman e il tour operator non è stato in grado di risolvere il problema...quindi evito di indicarne il nome. Buon Viaggio!!

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